Il mio approccio

Sono una psicoterapeuta della Gestalt e il mio lavoro prende forma all’interno di un orizzonte Umanistico Esistenziale.

Mi ha sempre interessato la sofferenza psicologica, i suoi aspetti e le sue mille sfumature ma ancor di più mi hanno sempre affascinato le tante e varie modalità che le persone hanno di farvi fronte: le risorse individuali e le trasformazioni di cui possono essere capaci.

Uno dei miei primi passi nella terapia é quello di accompagnare e sostenere le persone a scoprire , o meglio ri-scoprire, la propria forza e ad assumersi la responsabilità delle proprie azioni. In questo senso uno dei miei compiti e’ quello di mostrare loro che prendono decisioni anche non prendendone affatto.

Responsabile infatti significa “abile a dare una risposta”, capace cioè di rintracciare il senso delle proprie esperienze e di sentirsi in armonia coi propri vissuti. Essere responsabile per sé e di sé dunque vuol dire comprendere e di conseguenza decidere le azioni e i comportamenti volti ad incrementare il proprio ben-essere.

La psicoterapia per me è paragonabile ad un viaggio volto  alla conoscenza di se stessi, un percorso straordinario che permette di esplorare la propria unicità e di accettarsi liberandosi da disagi o disturbi che prima apparivano insormontabili.

Avventurarsi in un percorso psicoterapeutico supporta la crescita individuale, per arrivare a prendersi cura di sé. Essendo un percorso di esplorazione del sé ha tempi imprevedibili: è impossibile dire a priori quanto durerà una terapia, ciascuno infatti ha i propri tempi e compito fondamentale del terapeuta è rispettarli, senza indicare mai la direzione ma accompagnando la persona li´dove ha scelto di andare.

Allo stesso tempo ritengo indispensabile non perdere di vista l’obiettivo della terapia e cioè il riassorbimento della delega che ha prodotto la domanda in altre parole, a mio avviso, una buona terapia ha come obiettivo quello di sostenere la persona affinché senta nuovamente di “farcela da sola”, tornando  a camminare con gioia sulle proprie gambe.

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